mercoledì 24 ottobre 2007

ECCO LA NUOVA "AREA 51": E' LA "DUGWAY PROVING GROUND" (UTAH)


Lo Utah è un tranquillo Stato dell' America centrale, circondato da laghi e monti, da sempre conosciuta come la terra dei “Mormoni”, la confessione religiosa che ha la sua chiesa principale proprio a Salt Lake City. Un posto tranquillo si direbbe, se non fosse che lo Utah è altrettanto famoso da un cinquantina d'anni buona per ospitare uno dei più grandi campi di addestramento e simulazione dell' Esercito USA. Adagiato nel bel mezzo del Great Salt Lake City Desert, sorge infatti il “Dugway Proving Ground”, un campo che complessivamente ricopre un area di oltre 800.000 acri, ospita esperimenti dell’esercito statunitense dal 1942. Prima di i test militari di armi chimiche venivano svolti nel Maryland a Fort Detrick, costa ovest degli States. L’allora CWS (Chemical Warfare Service) decise di creare un secondo campo, e scelse lo Utah.Da allora, il nome Dugway è legato al suo “Campo di Prova”, sede di simulazioni di test previsti dal “Programma Difensivo” dell’esercito americano. Col passare degli anni è stato scenario degli esperimenti militari più disparati, svolgendo anche la funzione di deposito di armi per l’esercito e di area di addestramento per i mezzi della Air Force. Già durante la seconda guerra mondiale, a Dugway, vennero ricostruite copie delle città tedesche e giapponesi allo scopo di testare le migliori tecniche di bombardamento sulle città civili, ma il “palmares” delle simulazioni consumatesi nell’area interessata è ben più vasto. A Dugway, infatti, sono state testate: armi biologiche, armi chimiche e batteriologiche, gas nocivi, bombe, proiettili, mine, missili, razzi e altri vari metodi per l’annientamento di vite umane.Il DPG è stato soggetto di numerose critiche per episodi più o meno chiari su cui in molti hanno provato a far luce, compresi alcuni casi di avvistamenti UFO, ma senza grosso successo.Si è dibattuto a lungo sulla locazione del Campo, secondo molto troppo vicino a centri abitati (seppur piccoli): ma soprattutto sugli effetti nocivi nei confronti di chi è costretta a vivere sul posto per garantire la manutenzione del campo (circa 2000 persone). Ovviamente le attività del campo sono in gran parte coperte da segreto militare, ma un caso riuscì a finire sulle prime pagine dei giornali. Nel 1968: ad una cinquantina di chilometri da Dpg, nella vicina Skull Valley vennero misteriosamente trovate morte 4.372 pecore. L’ecatombe coincise con alcune “accidentali” emissioni di agenti gas nervino nell’aria, fuoriuscite “accidentalmente” da aerei della Army durante una fase di sorvolo. Il caso destò molto scalpore, ma l’esercito americano non si assunse nessun tipo responsabilità, additando la causa della morte delle pecore ad un presunto massiccio uso di pesticidi per la coltivazione dei campi. Salvo poi ritrattare una volta concluse le autopsie dei cadaveri delle bestie che confermarono che il decesso degli animali fu causato dal gas nervino. Alle oltre 4.000 pecore, si aggiunsero poi, altri 2.100 capi di bestiame che vennero abbattuti perché gravemente malati dopo l’esposizione al gas tossico. L’esercito si limitò a pagare i danni al proprietario del gregge, pur disconoscendo ogni colpa.Alcuni siti che hanno raccolto nell’arco degli anni informazioni sui test svolti, conducendo appositi studi sugli effetti da possibili contaminazioni, sostengono che non siano solo animali e ambiente le vittime dei test. Infatti il personale militare e gli uomini dell’esercito impiegati in pianta stabile presso il Campo, sarebbero stati soggetti nell’arco degli anni ad esposizione di radiazioni (per test nucleari e biologici) e emanazioni di gas, specialmente legati a test dove veniva impiegato l’agente chimico VX (gas nervino). Ad essi sarebbero legati numerosi casi di cancro, patologie cardiache e muscolari. Secondo alcuni dati, tra il 1951 e il 1969 sarebbero stati liberati nei vari test, più di 494.000 libbre di gas nervino (pari circa a 224.074 chili).E c’è di più. Uno di questi siti sostiene che “tra il 1952 e il 1972 più di 7.000 persone, tra personale Army e Air Force si offrirono come volontari per testare su loro stessi farmaci, gas tossici, antidoti a neurogas, psicofarmaci ed altre sostanze nocive”.Questi esperimenti sarebbero stati svolti in piena Guerra Fredda, nel periodo di massimo utilizzo del Dugway Proving Ground. Col passare del tempo, accortosi dei rischi e delle misure di sicurezza insufficienti, l’esercito ha ritirato numerose sostanze impiegate per anni nei test: durante gli anni 70. Per esempio, il battere Serratia venne tolto dalla lista dei principi di batteri studiati, perché sospetto di favorire il cancro. Nella decade successiva invece toccò al dimethyl methylphosphonate, scopertosi essere tossico e cancerogeno.Del Dugway Proving Ground si tornato a parlare qualche anno fa per le vicende legate al caso antrace (altrimenti conosciuto come carbonchio). Secondo un’inchiesta condotta dal Washington Post, (e ripresa dal Manifesto) le spore di antrace usato nelle lettere mortali inviate a vari soggetti nell'ottobre 2001 sarebbero state "cresciute e modificate” proprio nello stabilimento di Dugway. Alcuni studiosi, come la biologa Barbara Rosenberg confermano questa versione dei fatti, perchè a quanto pare, gli US sarebbero l'unico paese a usare quel tipo di spore (tipo Ames) come arma. Addirittura alcuni addetti al lavoro avrebbero ammesso che le spore siano state trasportate più volte, tra i laboratori di Dugway e la base di Fort Detrick. E’ probabile quindi che l'autore degli attentati avesse libero accesso a tali strutture.


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